CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN
MEDICINA VETERINARIA
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI |
I laureati nei corsi di laurea specialistica in medicina veterinaria sono dotati delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie all'esercizio della professione medico-veterinaria ed in possesso delle basi metodologiche e culturali necessarie per la pratica della formazione permanente, nonché dei fondamenti metodologici della ricerca scientifica. I laureati specialisti della classe devono possedere:
I laureati specialisti della classe in medicina veterinaria si occupano della tutela della salute degli animali e dell'uomo che viene a contatto con gli animali e che assume alimenti di origine animale e contribuisce alla tutela dell'ambiente. Oltre ad esercitare un'attività libero-professionale, i laureati specialisti operano nel servizio sanitario nazionale, nell'industria pubblica e privata (zootecnica, farmaceutica, mangimistica, di trasformazione degli alimenti di origine animale) e negli enti di ricerca. Le attività formative negli ambiti disciplinari relativi alla formazione di base prevedono l’approfondimento degli argomenti di chimica, biochimica, anatomia e fisiologia indispensabili per la comprensione dei fenomeni biologici. I laureati specialisti della classe dovranno apprendere:
Le attività formative in ambiti disciplinari caratterizzanti la classe devono essere volte ad una formazione medica veterinaria di base; i laureati specialisti della classe dovranno essere in grado di operare nel campo della patologia, della clinica e della prevenzione delle malattie degli animali, nonché del controllo dell'igiene e della qualità degli alimenti di origine animale. In particolare i laureati specialisti della classe in medicina veterinaria devono apprendere:
Le attività formative in ambiti disciplinari affini e integrativi sono finalizzate a permettere allo studente l'approfondimento di tematiche legate al rapporto uomo-animale, alle caratteristiche dei ricoveri per animali, al management di allevamento, al marketing, alla gestione economica dell'allevamento, alle biotecnologie genetiche e riproduttive, alla biologia molecolare. Le attività formative relative alla preparazione della prova finale devono permettere la discussione di una tesi finalizzata alla dimostrazione del possesso delle competenze professionali. E’ altresì richiesta la conoscenza di una lingua dell’Unione Europea secondo le indicazioni del regolamento didattico. Le attività formative in ambito linguistico, informatico e telematico, relazionali, utili all'inserimento nel mondo del lavoro e all’orientamento professionale devono consentire ai laureati specialisti della classe di raggiungere la maturità necessaria all’inserimento lavorativo, anche con riferimento alle possibilità lavorative in ambito comunitario e quindi alla conoscenza dei sistemi sanitari dell’Unione Europea, alla metodologia della formazione e dell’aggiornamento permanente, allo sviluppo di specifiche attitudini anche in campo telematico e/o tecnologico; concorrono inoltre all’acquisizione dei CFU per il tirocinio pratico necessario al fine dell’accesso all’esame di abilitazione alla professione. Relativamente alla definizione dei corsi di studio, la cui durata complessiva di cinque anni è preordinata alla esecuzione delle attività previste dalla direttiva 78/1027/CEE, i regolamenti didattici di ateneo si conformano alle prescrizioni del presente decreto e dell’art. 6, comma 3, del D.M. n. 509/99. I laureati specialisti della classe dovranno aver acquisito specifiche professionalità medico-veterinarie avendo svolto un tirocinio pratico per un periodo non inferiore ad almeno 30 CFU. Tale tirocinio, da svolgersi a tempo pieno in periodi prestabiliti dalla struttura didattica, ma preferibilmente nell'ultimo anno, presso università o in qualificate strutture pubbliche (aziende sanitarie locali, istituti zooprofilattici) o private (accreditate dagli organi accademici competenti), è obbligatorio per l’ammissione all’esame di stato. I regolamenti didattici di ateneo determinano, con riferimento all'art. 5, comma 3, del decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509, la frazione dell'impegno orario complessivo riservato allo studio o alle altre attività formative di tipo individuale in funzione degli obiettivi specifici della formazione avanzata e dello svolgimento di attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico. |
ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI |
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Attività formative |
Ambiti disciplinari |
Settori scientifico-disciplinari |
CFU |
Tot. CFU |
Di base |
Discipline applicate agli studi medico-veterinari |
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50 |
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Discipline biologiche e genetiche vegetali ed animali |
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Discipline della struttura, funzione e metabolismo delle molecole di interesse biologico |
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Discipline della struttura e funzione degli organismi animali |
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Caratterizzanti |
Discipline della zootecnia, allevamento e nutrizione animale |
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70 |
Discipline della morfologia e funzione degli organismi animali e malattie infettive ed infestive |
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Discipline anatomo-patologiche ed ispettive veterinarie |
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Discipline cliniche veterinarie |
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Affini o integrative |
Formazione interdisciplinare |
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30 |
Attività formative |
Tipologie |
CFU |
Tot.CFU |
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A scelta dello studente |
15 |
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Per la prova finale |
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15 |
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Altre ( art. 10, comma 1, lettera f ) |
Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini, etc. |
18 |
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TOTALE |
198 |